La parola meteo è una delle più cercate nel web nel mondo e la regione Veneto non fa eccezione.
L’immagine seguente mostra i volumi di ricerca della parola in questione nella nostra regione in proporzione alla ricerca di altre parole chiave su temi “caldi”.
Si noti come meteo sia più cercato di parole come: cancro, tumore e vaccini.
In rete si trovano decine di siti che si prefiggono di fare previsioni meteorologiche per pianificare le nostre giornate o i nostri viaggi. A chi non è mai capitato di cercare la stessa previsione su siti diversi e trovare previsioni tutt’altro che simili?
Per fare chiarezza su questo tema, ovvero capire perché ci possano essere discrepanze nelle previsioni, quale sia la complessità dell’elaborazione e quali siano le fonti più attendibili, il CICAP Veneto ha deciso di dedicare un approfondimento a questo tema. Lo faremo insieme ad Alberto Bonini, vicedirettore del Servizio Meteorologico dell’ARPA Veneto.
Il dott. Bonini lavora presso l’Agenzia dal 2001. Laureato in Scienze Agrarie, fin dall’assunzione si è occupato di agrometeorologia, cioè della scienza che mette in relazione le condizioni del tempo e del clima con le migliori pratiche agronomiche da attuare in funzione dell’andamento atmosferico. Lo scopo è salvaguardare da un lato la redditività dell’attività agricola e dall’altro salvaguardare l’ambiente fornendo indicazioni utili a limitare l’impatto delle varie operazioni agricole sul territorio (lavorazioni, trattamenti, irrigazione, concimazioni).
Da circa 5 anni il dott. Bonini riveste il ruolo di vicedirettore del Servizio Meteorologico, facente parte insieme al Servizio Idrologico e al Servizio Neve e Valanghe del Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio. L’ARPAV ha voluto istituire tale dipartimento per consentire una più organica gestione delle problematiche connesse agli andamenti meteorologici in relazione, soprattutto, alle emergenze di Protezione Civile.
Il servizio meteorologico include circa 40 persone che si occupano di:
- attività previsionale con diverse finalità (ad esempio viabilità, trasporto aereo, sanità, protezione civile, gestione del territorio);
- radarmeteorologia;
- climatologia;
- redazione di commenti meteorologici per particolari eventi verificatisi in passato (ad esempio trombe d’aria, grandinate);
- agrometeorologia;
- meteorologia ambientale;
- gestione e manutenzione della rete di rilevamento delle variabili meteorologiche al suolo costituita da quasi 200 stazioni sparse in tutta la Regione;
- fornitura all’utenza dei dati meteorologici raccolti dalle stazioni;
- validazione e archiviazione di tali dati;
- monitoraggio delle vendite di prodotti fitosanitari in ambito regionale;
- sistemi di Gestione per la Qualità (ARPAV è certificata ISO 9001-2015) e alle tematiche relative alla sicurezza dei lavoratori.
Une vera trattazione sul meteo, però, non può esulare da un altro aspetto di pertinenza CICAP: la verifica di quanto ci sia di vero sulle relazioni tra dolori e condizioni meteorologiche. Per fare questo ci aiuta il Franco Cozzi Professore associato di Reumatologia dell’Università di Padova.