di Thomas Balbo
Oggi, in molti supermercati, accanto a prodotti convenzionali o biologici, i consumatori possono trovare quelli biodinamici. Per capirne la differenza dobbiamo prima chiarire cos’è la biodinamica.
L’agricoltura biodinamica, anche se può sembrare una novità recente, in realtà non lo è. Nasce infatti nel 1924 dal pensiero del filosofo Rudolf Steiner. La biodinamica precede quindi lo sviluppo della moderna agricoltura biologica. Nella sua filosofia, Steiner descrive la fertilità del suolo e le tecniche agricole inserendole in una visione mistica dove forze cosmiche, energie astrali e spirituali impregnano l’essenza fisica di tutto ciò che esiste. In questo contesto, assumono importanza fondamentale la posizione dei pianeti, della Luna e delle stelle dello zodiaco. Questo tipo di impostazione però non è supportata da studi e non ha avuto validazioni basate su dati sperimentali e per questo è considerata pseudoscienza.
L’agricoltura biologica è invece un sistema di produzione agricola definito e disciplinato a livello comunitario dai Regolamenti CE n. 834/2007 e CE n. 889/2008. Questo tipo di agricoltura, al contrario di quella convenzionale, non utilizza prodotti chimici di sintesi per la concimazione dei terreni e delle colture, per la lotta alle piante infestanti, ai parassiti animali e alle malattie delle piante, ma ne utilizza alcuni di origine naturale. La differenza con l’agricoltura convenzionale sta quindi solo nell’elenco dei prodotti fitosanitari che possono essere impiegati sulle colture.
Per approfondire:
https://www.youtube.com/watch?v=UC9QqaCwu-8
http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/category/biodinamica
https://www.queryonline.it/2013/04/17/biodinamica-la-conferenza-di-dario-bressanini/