Innanzitutto, per valutare la “serietà” di un servizio meteorologico, occorre seguirlo con costanza. Può capitare a tutti, e di fatto a tutti prima o poi succede, di “sbagliare” previsione; quindi non è da un singolo episodio che si può valutare la bontà di un servizio di previsione meteo.
Il servizio dovrebbe inoltre essere, in un certo senso, “disinteressato”. Non dovrebbe cioè essere sottoposto a pressioni per far propendere le previsioni in un senso piuttosto che in un altro; ma questo è un aspetto etico che vogliamo sperare sia comune a tutti coloro che si occupano di previsioni meteorologiche.
È anche questione di parole
Ma il “disinteresse” dovrebbe manifestarsi anche attraverso l’uso di un linguaggio professionale e non sensazionalistico. Un servizio meteo dovrebbe essere completamente indipendente dal numero dei suoi utenti effettivi. Non dovrebbe rincorrere i lettori o gli spettatori (televisivi, radiofonici, ecc.) attraverso l’uso di linguaggi tipici del giornalismo più spregiudicato. Ciò è da pretendere nel modo più assoluto dai servizi meteorologici pubblici.
Per quanto riguarda i servizi meteo privati, bisogna avere la consapevolezza che fra i loro interessi vi è anche il profitto economico. Un modo per aumentare i profitti è anche quello di ricorrere a forme di sensazionalismo che influenzano in modo decisivo il comportamento degli utenti, “costringendoli” – psicologicamente – a continuare a consultare siti o fonti giornalistiche che tendono a fornire informazioni di previsione meteorologica in maniera allarmistica. Titoli come “arriva l’uragano”, “ecco la bomba d’acqua”, “siccità estrema” oppure “temperatura percepita di 50 gradi” tendono più ad attrarre l’attenzione del pubblico che non a descrivere in maniera più neutra particolari condizioni meteorologiche.
Quantitativi, non solo qualitativi
Infine, come accennato, un servizio serio dovrebbe anche fornire un’indicazione sul grado di attendibilità delle proprie previsioni: divulgare previsioni meteo per la giornata di domani e, senza altra indicazione, una previsione analoga per il quindicesimo giorno a seguire, non rende un buon servizio all’utenza ed è indice di scarsa professionalità.

Esempio di previsione di ARPA Veneto per Venezia.
Per approfondire, potete trovare qui altri articoli sul meteo.
Articolo di: Alberto Bonini, vicedirettore del Servizio Meteorologico dell’ARPA Veneto.