Dallo sviluppo del primo vaccino (contro il vaiolo, 1798) sono passati 221 anni. Da quel momento, il ruolo dei vaccini nella prevenzione di malattie potenzialmente letali si è fatto sempre più importante.
I programmi di vaccinazione sono efficaci nell’eliminare alcune malattie e nel ridurre drasticamente l’incidenza di altre. Purtroppo, però, il diffondersi di voci sulla pericolosità dei vaccini fa vacillare le coperture e riemergere patologie che erano prossime all’eliminazione.
Il Veneto punta sull’adesione consapevole
La Regione Veneto promuove l’adesione consapevole alle vaccinazioni da parte dei genitori e, attraverso il proprio sito, informa sull’importanza dei vaccini. Inoltre, la Regione ha istituito un sistema di consulenza e monitoraggio sui vaccini: il Canale Verde.
Proseguendo la serie di articoli sui vaccini del CICAP Veneto vediamo qui come funziona il sistema regionale di vaccinosorveglianza.
Il Canale Verde
Il Canale Verde è il centro regionale di riferimento di consulenza prevaccinale e sorveglianza degli eventi avversi a vaccinazione della Regione Veneto. È attivo presso l’Unità Operativa Complessa di Immunologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona.
Ogni anno, dal 1993, il Canale Verde analizza le segnalazioni di sospette reazioni avverse ai vaccini che vengono somministrati in Regione e le tiene poi monitorate negli anni.
Come funziona il Canale Verde?
Cittadini, medici, operatori sanitari o farmacisti possono segnalare il sospetto di una reazione avversa al vaccino. Il Canale Verde analizza i casi uno ad uno per identificare quelli che potrebbero essere connessi alla vaccinazione, li monitora nel tempo e li descrive in un rapporto annuale.
I rapporti annuali di Canale Verde dimostrano che i vaccini sono sicuri.
Il grafico qui sotto, costruito sulla base dei rapporti annuali del Canale Verde dal 2003 al 2017, riporta il tasso di eventi avversi ogni 10.000 dosi somministrate (i dati del 2018 saranno disponibili nel corso del 2019).
Le segnalazioni sono prove di pericolosità?
La prima cosa da comprendere chiaramente è che la segnalazione non significa in alcuna maniera che vi sia una reale connessione tra reazioni dei vaccinati e vaccini. Infatti, a fronte di una segnalazione vengono effettuate analisi approfondite del caso specifico al fine di capire se vi sia una reale connessione causa-effetto. La segnalazione è talmente importante che è obbligatoria, con processi chiari e pubblici.
Si invita quindi a diffidare da chi usa le segnalazioni come dimostrazione del rischio dei vaccini.
Le segnalazioni sono aumentate negli ultimi anni
L’aumento delle segnalazioni negli ultimi anni mette in luce da un lato la maggiore attenzione di cittadini, medici, farmacisti e operatori sanitari alle reazioni che si manifestano dopo la vaccinazione. Dall’altro, avere a disposizione tante segnalazioni, analizzate una ad una da un team di esperti, permette di trarre conclusioni importanti sulla sicurezza dei vaccini.
Riprendendo le parole con cui il Canale Verde riassume 24 anni di dati:
Dal 1993 al 2017, su 35.442.491 dosi di vaccini somministrate nella regione Veneto, sono state inviate 21.081 schede di sospette reazioni avverse a vaccini (in media 5,59/10.000 dosi). Durante tutto questo lungo periodo le segnalazioni gravi risultate correlabili causalmente a vaccini sono state 671, di cui 84 reazioni locali e 587 eventi sistemici. Il tasso medio annuo di segnalazione di eventi gravi correlabili risulta pertanto pari a 1 caso ogni 52.631 dosi somministrate (0,19/10.000).
In 24 anni di sorveglianza i pazienti che hanno presentato sequele a distanza sono stati in totale 18 (nessuno segnalato nel 2017), ovvero 1 caso su quasi 2 milioni di dosi somministrate.
Eventi avversi ai vaccini, anche gravi, esistono e vengono considerati con serietà. Però si tratta di casi rari che si risolvono quasi sempre senza conseguenze. Per questo motivo diciamo che i vaccini sono uno strumento di prevenzione e protezione estremamente sicuro, di cui non dobbiamo e non possiamo privarci.