I vaccini sono l’arma di prevenzione più efficace che abbiamo per proteggere i bambini contro malattie infettive che possono causare complicanze gravi o per le quali non esiste una cura efficace.
I vaccini non costituiscono solo una protezione individuale, ma contrastano anche la diffusione delle malattie infettive nella popolazione.
Qual è la politica della Regione Veneto?
Lo scorso anno, l’introduzione dell’obbligo vaccinale in Italia ha suscitato malumori, ancora vivi anche nella Regione Veneto. Le ragioni dell’obbligo non sono state ben comprese, ma il legislatore ha ritenuto di dover intervenire a fronte del calo delle vaccinazioni registrato negli ultimi anni.
La Regione Veneto ha da sempre sostenuto l’importanza e l’efficacia dei vaccini anche se, a partire dal 1° gennaio 2008, aveva eliminato l’obbligo vaccinale (Legge Regionale del 23 marzo 2007) per difterite, tetano, poliomielite ed epatite B. A partire da quel momento, la Regione ha puntato sull’informazione e sull’adesione consapevole alle vaccinazioni da parte delle famiglie. È stato inoltre attivato un sistema di monitoraggio dell’attività vaccinale in Veneto, da cui abbiamo preso i dati della tabella seguente. Il sistema di sorveglianza e monitoraggio ha permesso anche di tenere conto del dato di copertura vaccinale, considerando i bambini nati in Veneto, ma non domiciliati sul territorio.
Subito dopo la rimozione dell’obbligo regionale, a partire dal 2009-2010, è iniziata una flessione nell’adesione ai vaccini, che si è arrestata tra il 2015 e il 2016. Questo cambio di tendenza ha fatto perdere il valore soglia necessario all’immunità della popolazione. Una nota a parte merita la vaccinazione contro il morbillo, per la quale non si è mai raggiunta in Veneto la soglia del 95%.
Quello che va sottolineato, come riportato nella XIX relazione sull’attività vaccinale del “canale verde” (dati relativi al 2015) nel sito delle Regione Veneto è la sicurezza dei vaccini.
Ci sono state reazioni avverse ai vaccini in Veneto?
Dal 1993 al 2015 sono state segnalate nella Regione Veneto 17.094 sospette reazioni avverse, su un totale di 31.982.061 dosi di vaccini somministrate.
I casi valutati gravi e correlabili alla vaccinazione sono stati 78 reazioni locali e 455 eventi generalizzati con un tasso medio pari ad un caso ogni 58.800 dosi somministrate (0,17/10.000).
I pazienti che in 22 anni hanno presentato una reazione a distanza sono stati 17, ovvero un caso su circa 1,8 milioni di dosi somministrate.
Nello stesso periodo nessun decesso è stato ritenuto attribuibile ai vaccini, mentre di morbillo si muore, e ricordiamo che la credenza che i vaccini causano l’autismo è nata da uno studio falsato.
Più di vent’anni di osservazioni e monitoraggio sui vaccini in Regione ci fanno capire che la protezione che possiamo offrire ai nostri bambini attraverso i vaccini è sicura.