Il 22 giugno 2018 il Ministro dell’Interno italiano, Matteo Salvini, ha risollevato la questione sulla quantità di vaccini che vengono somministrati ai bambini. Il Ministro sostiene che dieci vaccini somministrati ai bambini sono troppi: questa affermazione non ha basi scientifiche.
Per capirne di più abbiamo trovato molto utile il riassunto fornito dai centri di controllo americani per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC). Il CDC è un organismo di controllo della sanità pubblica americana e ha lo scopo di sorvegliare, prevenire e suggerire gli interventi più appropriati in caso di malattie o epidemie (https://it.wikipedia.org/wiki/Centri_per_la_prevenzione_e_il_controllo_delle_malattie).
Ne riportiamo qui sotto la traduzione.
L’originale è consultabile al link: https://www.cdc.gov/vaccinesafety/concerns/multiple-vaccines-immunity.html
Vaccinazioni multiple e sistema immunitario
I vaccini sono la miglior arma di difesa a nostra disposizione contro infezioni che possono avere complicazioni gravi come polmonite, meningite, cancro, e anche morte. Il CDC raccomanda vaccinazioni entro i primi due anni di vita per proteggere i bambini da 14 malattie infettive: morbillo, parotite, rosolia, varicella, epatite A, epatite B, difterite, tetano, pertosse, Haemophilus influenzae tipo B, poliomielite, influenza, rotavirus e malattia da pneumococco.
La vaccinazione precoce è importante per prevenire le malattie
I vaccini vengono somministrati ai bambini piccoli perché quello è il momento in cui corrono il rischio maggiore di ammalarsi o di morire delle malattie che i vaccini prevengono.
I neonati sono immuni a certe malattie perché hanno anticorpi che sono stati passati loro dalla mamma, di solito prima della nascita. Tuttavia, questa immunità dura pochi mesi. La maggior parte dei bambini non riceve dalla madre anticorpi contro difterite, pertosse, polio, tetano, epatite B o Haemophilus influenzae B. Per questo è importante vaccinare un bambino prima che si trovi esposto alla malattia.
I vaccini contengono forme indebolite o morte dei germi che causano una malattia. Questi componenti dei vaccini, e altre molecole e micro-organismi che stimolano il sistema immunitario, sono chiamati “antigeni”. I bambini entrano in contatto con migliaia di germi e di altri antigeni presenti nell’ambiente a partire dal momento della nascita. Quando un bambino nasce, il suo sistema immunitario è pronto a rispondere ai tanti antigeni presenti nell’ambiente, così come ai pochi (e selezionati) antigeni presenti nei vaccini.
Si possono somministrare ai bambini più vaccini insieme
Molti vaccini sono raccomandati molto presto per proteggere i bambini da malattie infettive pericolose. Al fine di ridurre il numero di punture che un bambino deve ricevere durante una visita dal dottore, alcuni vaccini vengono offerti come vaccini combinati. Si parla di vaccino combinato quando due o più vaccini vengono combinati insieme in una singola iniezione. Negli Stati Uniti i vaccini combinati si usano da metà degli anni ’40. Esempi di vaccini combinati sono: il DTap (difterite-tetano-pertosse), il trivalente IPV (vaccino con tre ceppi di poliomielite inattivati), l’MMR (morbillo-parotite-rosolia), DTap combinato con Haemophilus influenzae B, o Haemophilus influenzae B combinato con Epatite B.
Durante la stessa visita dal dottore vengono spesso somministrati più vaccini, di solito in sedi diverse. Per esempio, un bambino può ricevere DTap in un braccio o una gamba e l’IPV nell’altro braccio o gamba durante la stessa visita.
Somministrare al bimbo più vaccini durante la stessa visita offre due vantaggi
Primo, bisognerebbe somministrare ai bambini i vaccini il prima possibile per fornire loro protezione durante i primi mesi di vita, in cui sono vulnerabili. Secondo, somministrare più vaccini contemporaneamente riduce il numero di visite. Questo risparmia tempo e soldi ai genitori ed è meno traumatico per il bambino.
Si è visto che somministrare più vaccini contemporaneamente è sicuro
I dati scientifici mostrano che somministrare più vaccini contemporaneamente non causa problemi di salute cronici. È stato condotto un gran numero di studi per valutare gli effetti della somministrazione di combinazioni diverse di vaccini e, ogni volta che si autorizza un nuovo vaccino, questo è stato testato assieme ai vaccini raccomandati per un bambino di un’età specifica.
I vaccini raccomandati hanno dimostrato di essere tanto efficaci in combinazione quanto lo sono singolarmente. Qualche volta, alcune combinazioni di vaccini somministrate contemporaneamente possono provocare febbre, e occasionalmente convulsioni febbrili; questi episodi sono temporanei e non causano danni permanenti. Sulla base di queste informazioni, sia il comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione (Advisory Committee on Immunization Practices) sia l’Accademia Americana di Pediatria (American Academy of Pediatrics) raccomandano di sottoporre i bambini alle vaccinazioni di routine seguendo i tempi consigliati.
Il calendario delle vaccinazioni dell’infanzia raccomandato dal CDC assicura ai bambini la miglior protezione durante i molti momenti diversi della crescita e dello sviluppo
A partire dal momento della nascita, i bambini sono esposti su base quotidiana a numerosi batteri e virus. Mangiare cibi introduce nuovi batteri nel corpo; molti batteri vivono nella bocca e nel naso; un neonato si porta le mani e altri oggetti in bocca centinaia di volte ogni ora, esponendo il sistema immunitario ad ancora più germi. Quando un bambino ha un raffreddore, è esposto a una decina di antigeni; quando ha mal di gola a 25-50 antigeni. Ogni vaccino di quelli delle vaccinazioni dell’infanzia contiene da 1 a 69 antigeni. Un bambino di due anni che, nel 2014, avesse ricevuto tutte le vaccinazioni previste dal calendario vaccinale, sarebbe stato esposto a 315 antigeni attraverso le vaccinazioni.
Infatti, un report del 1994 dell’Istituto di Medicina, “Eventi Avversi Associati alle vaccinazioni infantili”, dichiara: «Sulla base di questi eventi normali, sembra improbabile che il numero di antigeni contenuti nelle vaccinazioni dell’infanzia…possa rappresentare un sovraccarico del sistema immunitario tale da comprometterlo».