Cari soci e simpatizzanti,

come saprete l’8 e il 9 ottobre si è tenuta a Bologna l’Assemblea Nazionale dei soci CICAP e possiamo dirvi che quest’anno l’associazione ha avuto molti punti su cui riflettere al fine di migliorare prima la comunicazione interna ed esterna e, di conseguenza, la sua attività di divulgazione. Non di rado accade che gli intenti delle persone che operano nell’associazione vengano fraintesi o poco compresi, anche per errata comunicazione da parte nostra, perciò vorremmo fornire un piccolo chiarimento circa il modo di operare di coloro che costituiscono il CICAP e soprattutto quali sono le novità dall’anno 2016/2017.

Il primo cambiamento sostanziale è che il CICAP è diventato un’APS, dunque, pur restando “comitato” nel nome, di fatto siamo un’associazione di promozione sociale che a livello organizzativo vuole essere semplificata nei ruoli ma ampliata nel raggio d’azione. Come spesso viene ripetuto, il CICAP cerca di non porsi come un’entità scientifica che mette la scienza a tutti i costi al primo posto. Noi vogliamo dare l’opinione della scienza, provando a rispondere alle domande più comuni o più tecniche tramite studio, indagini e risultati comprovati. Non è il denaro che ci muove, bensì la semplice (enorme) passione  per la verità oggettiva. Fatto ciò, ognuno è ovviamente libero di perseguire quello che ritiene più giusto o corretto. Ma state sempre all’erta, soprattutto quando si parla della vostra salute e quella degli altri.

Il “noi” che stiamo utilizzando non comprende solo noi che operiamo ogni giorno all’interno del CICAP, ma ognuno di voi che legge, perché dell’associazione fanno parte persone normali e con gli interessi più disparati, anche se ovviamente la maggior parte è di estrazione scientifica. Io che scrivo, ad esempio, sono una linguista, eppure collaboro felicemente col CICAP da più di 3 anni perché tutti possono dare un contributo a modo loro, e non secondario tutti i soci possono dare voce alle loro idee e proposte. Potreste sorprendervi degli eventi che nascono d’improvviso solo grazie al fatto di esserci ed esprimersi liberamente. E magari dopo una birra insieme.
Per far parte del CICAP non bisogna essere necessariamente scienziati, professori o super ricercatori. Da quando farsi domande e cercarne le risposte è riservato a élite di cervelloni?

Chiarito ciò e partendo da questi presupposti, passiamo a indicare alcune delle decisioni organizzative prese in Assemblea e quali cambiamenti saranno introdotti nell’organizzazione interna.

  • Il numero di tipologie di iscritti sarà decisamente ridotto. Ricordate quelle iscrizioni per affiliati, simpatizzanti, sostenitori, famiglie, coppie, figli dei cugini de…? Dimenticatele. Dall’anno prossimo le quote saranno ridotte a 2-3 voci e aderire sarà molto immediato.
  • È stato deciso di eliminare la figura dell’Antenna. L’Antenna, che era un riferimento per le zone dove non esiste un gruppo locale, non esisterà più come ruolo, ma di contro tutti i soci avranno il potenziale per fare attività autonomamente nel loro territorio e, volendo, anche costituire un nuovo gruppo partendo da un numero minimo. Questo non toglie nulla all’operato delle ex-Antenne, che resta invariato, ma è un modo per uscire da denominazioni e ruoli e rafforzare il senso di iniziativa e propositività di ciascuno di voi. Dunque, se vivete in una provincia del Veneto, dove c’è già un simpatico e attivissimo gruppo regionale, potete far riferimento a questo per qualsiasi cosa vogliate chiedere e soprattutto fare. Potete sottoporre l’idea al gruppo, il quale valuterà se dare approvazione e supporto. In Veneto il gruppo si riunisce storicamente a Padova (lo sapete che è nato proprio qui il CICAP?), ma l’idea è che chiunque voglia riunirsi in un luogo al di fuori di Padova e abbia i mezzi e le energie per costituire un nuovo gruppo, può farlo. Come è accaduto in Piemonte, dove ci sono il Gruppo Torino e il Gruppo Cuneo.
    Nel caso, invece, delle regioni dove non è stato costituito un gruppo locale (ossia, Molise, Umbria, Lazio, Campania, Basilicata, Calabria e Sardegna), tutti i soci possono “affiliarsi” e chiedere pareri e appoggio al gruppo che preferiscono, senza obbligo di far riferimento alla regione più prossima (che comunque sarebbe la scelta più comoda). E soprattutto possono organizzare anche loro eventi. Come si fa?
  • Si fa con una richiesta di patrocinio. Si tratta di una proposta scritta più o meno dettagliata che espone l’organizzazione e lo scopo di un evento, che viene valutata da un gruppo dedicato e consente a tutti di partecipare attivamente nel proprio territorio. Sempre in linea con gli scopi dell’associazione, ci raccomandiamo. I gruppi locali restano sempre un punto di riferimento e anche se si scrive all’indirizzo generico, o in un canale social o altrove, state certi che le vostre domande saranno reindirizzate a chi di dovere. Avete idee e volete concretizzarle? Non resta che dircelo e ci lavoreremo insieme.
  • Altro modo per collaborare è quello di partecipare ai vari gruppi tematici, che trovate indicati qui https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=278096#unicicap. La pagina è in via di rielaborazione, ma può darvi un’idea di alcune cose di cui ci occupiamo e che vorremmo ampliare col vostro aiuto. I gruppi tematici non sono vincolati a una regione particolare, ma al contrario sono costituiti da persone sparse in tutto il territorio nazionale e che operano insieme a distanza per riproporre la stessa attività, o quasi, in differenti zone italiane. Ovviamente non c’è limite al numero di gruppi cui si può partecipare e farvi parte anche solo per fornire un consulto può essere davvero prezioso.

Questi sono i cambiamenti organizzativi che il CICAP si propone di attuare e che speriamo diano modo a tutti di lavorare, comunicare, contattare, conoscere e condividere più agevolmente. Tanto ancora c’è da fare per quanto riguarda la modalità di comunicazione, l’ufficio stampa, lo svolgimento delle indagini, creazioni di database e chi più ne ha, ne metta. Ma ci stiamo lavorando.

Oltre alla forma e ai nomi che decidiamo di darci, la sostanza è solo una: il nostro intento è di agire sempre alla stregua della serietà, del metodo e del rispetto di chi la pensa diversamente. C’è anche un’alta dose di divertimento che spesso non traspare, ma che rende il tutto più piacevole e coinvolgente, e grazie alle riunioni, le assemblee e i convegni, cui vi invitiamo vivamente a partecipare, si è creata questa bellissima associazione con cui oggi è diventato un vero piacere collaborare.

Il nostro indirizzo e-mail è sempre [email protected]. Per ogni vostra domanda e proposta, noi siamo qui, e che il dubbio sia con voi!

 

di Giulia Maffucci – Coordinatrice Gruppo Veneto