Il nostro test sul K-II EMF Meter
di Daniele Bolognari e Luca Bona – Prima parte
Nel dicembre del 2014 abbiamo pubblicato su questo sito la traduzione dall’inglese dell’articolo di Kenny Biddle sui test da lui effettuati sul K-II EMF Meter.
Queste le conclusioni cui è giunto l’autore:
«Questo articolo mostra come semplici e diretti esperimenti rivelino quanto sia facile manipolare uno dei più popolari dispositivi di “caccia ai fantasmi”. Anche se non ho coperto accuratamente ogni possibile scenario, credo che il punto sia stato fatto. È uno spreco di denaro e di fatica e fornisce dati inutili per conclusioni infondate».
Le conclusioni lasciano pochi dubbi sull’efficacia del dispositivo ma, da scettici quali siamo, abbiamo deciso di ripetere i test descritti nell’articolo e di effettuare ulteriori test.
Una ricerca su Internet ci ha permesso di trovare un sito italiano specializzato nella vendita on line di “strumenti importati dagli Stati Uniti per la rilevazione di campi elettromagnetici e strumenti per ricerche ed esperimenti nel campo paranormale”.
Tra gli strumenti posti in vendita c’è anche il K-II EMF Meter che così viene descritto:
«Il K2 è usato in tutto il mondo anche come strumento per esperimenti e ricerche di fenomeni paranormali (Ghost Hunting). K2 Deluxe “Ghost Hunting” ELF Meter Versione Deluxe del popolare K2 detto anche KII o K-II usato in tutto il mondo anche come strumento per esperimenti e ricerche di fenomeni paranormali.
- Scala a led di immediata lettura
- Rileva campi elettromagnetici E.L.F.da 50 a 1000 Hz e V.L.F. da 1000 a 20.000 Hz
- Cinque livelli di potenza indicati in milliGauss
- Singolo asse
- Precisione +/5% a 50-60 Hz
- Risposta istantanea agli spikes (picchi intensi ma brevissimi) e alle fluttuazioni elettromagnetiche
- Versione DELUXE con un interruttore di accensione anziché un pulsante (funzione on/off stabile) per maggiore praticità e affidabilità
- Peso: 110 gr
- Dimensioni: 140x50x30 mm
- Alimentazione: Batteria 9 V. (fornita)
- Made in U.S.A.
- Colore: black
- Istruzioni in Italiano
- Prezzo € 69,50»
Nel momento in cui scriviamo il dispositivo viene venduto al prezzo di € 59,00 e viene proposto come novità a € 249,00 un nuovo “strumento multifunzione espressamente progettato per facilitare le ricerche E.S.P. di fenomeni paranormali”.
A seguito del nostro ordine, abbiamo ricevuto per corriere espresso un pacco contenente una scatola di cartone, priva di qualsiasi indicazione, con all’interno il dispositivo e un foglietto definito “Manuale utente”, il tutto come da figura
Il manuale utente riporta le stesse specifiche presenti nel sito e precisa che il valore di intensità di campo rilevato dallo strumento viene indicato dai 5 diodi Led colorati presenti sulla parte anteriore dello strumento, secondo la seguente tabella
Il manuale contiene inoltre le seguenti note relative all’utilizzo dell’apparecchiatura:
«Il K2 Deluxe ha un tempo di risposta molto veloce, per questo viene usato in tutto il mondo anche come strumento di ausilio durante ricerche di fenomeni paranormali. […]
È stato a lungo teorizzato da investigatori professionisti esperti del paranormale che l’attività paranormale può essere rilevata, in alcune circostanze, attraverso l’uso di un comune rivelatore EMF. I rivelatori EMF (strumenti misuratori) utilizzano vari mezzi di visualizzazione per segnalare la presenza di campi elettromagnetici (EMF), e sono solitamente progettati per indicare la forza relativa di qualsiasi campo esistente. […]
Il contatore KII, con la sua originale scala a LED, è ideale per l’investigatore che sta cercando un rivelatore pratico e di facile uso per monitorare camminando attraverso stanze e corridoi bui. […]
La stringa luminosa di LED reagisce istantaneamente ai campi EMF indicando chiaramente le fluttuazioni e dando una buona idea della forza relativa. […]
Per utilizzare efficacemente il KII, tutto ciò che è necessario fare è attivarlo all’inizio di una passeggiata o un appostamento premendo il pulsante grande sul davanti del contatore. I LED si illumineranno all’accensione per indicare il corretto funzionamento. Muoversi lentamente sulla zona con il contatore teso di fronte a voi alla lunghezza del braccio circa. Osservare se i picchi si presentano intensi o meno. A volte il campo EMF sarà di basso o moderato livello con brevi flash in presenza di attività paranormale. Tuttavia nella maggior parte dei casi si noterà un picco molto evidente. […]
Se siete in presenza di una zona nella quale l’EMF non può essere attribuito con certezza ad una sorgente elettrica, specialmente se quest’area non è naturalmente statica (presente in più punti e con poche fluttuazioni) dovreste subito utilizzare altri strumenti per approfondire il fenomeno.
- Scattate fotografie con il flash, preferibilmente con una fotocamera digitale.
- Attivare il vostro registratore vocale e ponete domande per provare a comunicare.
- Monitorare costantemente l’area in cui si sono manifestate attività EMF superiori ai normali valori esistenti in quell’area (passeggiando attraverso una stanza noterete che c’è un “livello base” di EMF poco fluttuante).
Generalmente i campi EMF che sono stati generati o influenzati da presenze, apparizioni o entità si sposteranno lentamente nell’ambiente e spesso si dissolvono senza preavviso.»
Abbiamo ritenuto di dover riportare quasi per intero quanto scritto nel manuale utente per sottolineare che il rivenditore italiano descrive l’apparecchiatura come uno strumento atto a effettuare ricerche nell’ambito dei fenomeni paranormali.
Il costruttore, come messo in evidenza da Kenny Biddle nel suo articolo, non fa invece alcun riferimento all’utilizzo dello strumento al di fuori dello scopo per cui lo stesso viene costruito, vale a dire come strumento che consente di effettuare misure di intensità di campo elettromagnetico prodotto dalle apparecchiature elettriche.
Esiste in commercio un’apparecchiatura del tutto analoga (ne parleremo in un successivo articolo), che né il costruttore né il rivenditore europeo reclamizzano come strumento per effettuare ricerche di fenomeni paranormali.
Esame del dispositivo
Dopo avere svitato le due viti poste sul retro (operazione di per sé necessaria per la sostituzione della batteria di alimentazione da 9 V), il dispositivo si presenta così:
L’apparecchiatura comprende un circuito stampato a doppia faccia a componenti discreti più un circuito integrato, sul quale risultano direttamente saldati:
- 28 resitori R
- 7 transistor Q
- 8 condensatori C
- 3 diodi D
- 5 Led
- 1 circuito integrato Ic
- 1 interruttore SW
secondo lo schema elettrico di figura nel quale volutamente non sono stati riportati né i valori numerici né le sigle dei singoli componenti
Circuito stampato – lato componenti
Abbiamo ricavato lo schema elettrico dello strumento per analizzarne il funzionamento.
Il dispositivo comprende una bobina L ricavata direttamente sul circuito stampato che svolge la funzione di rivelatore dei campi EMF. Un qualsiasi campo elettromagnetico che attraversa tale bobina, variando genera ai suoi capi, in base alla legge dell’induzione elettromagnetica, una f.e.m. (forza elettromotrice indotta) che opportunamente amplificata determina l’accensione in successione (all’aumentare dell’intensità del campo) dei quattro Led tramite i quattro operazionali contenuti nel circuiti integrato Ic (N.B. il primo Led verde indica semplicemente che il dispositivo è acceso).
Una parte del circuito è destinata alla sequenza di rapida accensione e spegnimento dei LED che viene eseguita due volte all’accensione del dispositivo.
Si precisa che tutti i componenti che costituiscono lo strumento sono di uso comune, facilmente reperibili e di basso costo e che l’integrato Ic, erroneamente indicato come “EMF sensor” nell’articolo di Kenny Biddle, è in realtà un Quadruple Operational Amplifier.
Nei successivi articoli descriveremo i test effettuati e le conclusioni cui siamo pervenuti.