Cos’è e cosa fa il Cicap
Il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze (CICAP) è un’organizzazione scientifica ed educativa, senza fini di lucro, che promuove un’indagine scientifica e critica nei confronti delle pseudoscienze, del paranormale, dei misteri e dell’insolito. Qui potrete leggere come il suo nome è cambiato nel 2013.
Perche il Cicap è nato e come agisce
Il CICAP è nato nel 1989 per iniziativa di Piero Angela e di un gruppo di scienziati, intellettuali e appassionati che ha sottoscritto la seguente dichiarazione comune:
“Giornali, settimanali, radio e televisioni dedicano ampio spazio a presunti fenomeni paranormali, a guaritori, ad astrologi, a pratiche mediche cosiddette alternative; trattando tutto ciò in modo acritico, senza alcun criterio di controllo; anzi cercando, il più delle volte, l’avvenimento sensazionale, che permetta di alzare l’indice di vendita o di ascolto. Noi riteniamo che ciò sia profondamente diseducativo e contribuisca non solo ad incoraggiare la già diffusa tendenza all’irrazionalità , ma anche a dare credibilità ad individui che traggono profitto da questa situazione . Portiamo perciò avanti un’opera di informazione e di educazione rispetto a questi temi, per favorire la diffusione di una cultura e di una mentalità aperta e critica, e del metodo razionale e scientifico nell’analisi e nella soluzione dei problemi. Sollecitiamo un’attenzione ed un impegno particolari verso i nostri obbiettivi da parte di scienziati, intellettuali e di tutti coloro che, come gli insegnanti e i giornalisti, stimolano ed influenzano la vita culturale del Paese”.
Dal settembre 2013, il mandato del CICAP è stato ufficialmente ampliato per includere nel campo della sua indagine non più solo il paranormale ma le pseudoscienze in generale.
il CICAP nacque in un’epoca molto diversa dall’attuale. Negli anni ’80 e ‘90, a tenere banco sui media erano i presunti fenomeni paranormali (telepatia, chiaroveggenza, precognizione, psicocinesi), lo spiritismo, la magia… Per questo, quando nel 1989 nacque il CICAP (la cui sigla originale stava per: Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale), l’obiettivo prioritario era quello di fare luce su questi casi in apparenza misteriosi.
Dopo 24 anni, però, Il CICAP ha deciso di cambiare nome, diventando il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze. Con il passare del tempo, e anche grazie all’incessante attività di verifica condotta dal Comitato, questo tipo di notizie ha infatti perso parte del rilievo che possedeva in passato.
Maghi, medium, astrologi e fantasmi figurano ancora nel palinsesto televisivo e sui giornali, perché sono argomenti che affascinano sempre, e il CICAP non smetterà di occuparsene. Oggi però risultano più diffuse e seducenti idee e affermazioni pseudoscientifiche a sostegno di terapie di non provata efficacia, teorie del complotto, leggende metropolitane e storiche.
Nel corso degli anni, dunque, l’attività del CICAP si è andata ampliando: da un lato per sostenere l’applicazione del metodo scientifico, cioè la necessità di verificare i fatti, anche a questo tipo di affermazioni, dall’altro per sostenere la necessità di un’informazione corretta e documentata.
«Crediamo che la nuova sigla» ha spiegato al momento dell’annuncio il segretario del CICAP, Massimo Polidoro, «rispecchi meglio il lavoro che da tanti anni affrontiamo. Lavoro che il pubblico sembra capire e apprezzare, come dimostra anche l’assegnazione al CICAP del “Macchianera Blog Award” per il miglior sito educational.
Tuttavia, per rendere l’acronimo ancora più facilmente comprensibile da tutti, abbiamo pensato di affiancargli un motto: “Esploriamo i misteri per raccontare la scienza”.
Lo facciamo ormai da quasi 25 anni e lo faremo sempre di più».
Il CICAP porta avanti la sua opera di divulgazione e promozione per mezzo di conferenze pubbliche, interventi e collaborazione con le scuole, interventi radiotelevisivi, pubblicazione di riviste come Query (sito internet: www.queryonline.it), I Quaderni del CICAP, Magia, pubblicazione di libri e articoli su questi argomenti, raccolta di un archivio e di una biblioteca a disposizione del pubblico, consulenza a giornalisti e ricercatori, presenza multiforme sul web e disponibilità a rispondere alle tante persone che si rivolgono ogni giorno al Comitato.