10 Aprile 2021: Giornata mondiale dell’omeopatia
Una giornata mondiale non si nega a nessuno: il 10 aprile il mondo omeopatico festeggia la disciplina che, a 225 anni dalla affermazione del principio cardine della similitudine, non ha ancora fornito evidenze né della sua efficacia clinica e nemmeno del suo meccanismo d’azione.
Nel 2021, CICAP Toscana ha voluto fare un viaggio, che continuerà con ulteriori approfondimenti, per fornire una panoramica a 360 gradi dei molti aspetti legati all’utilizzo dell’omeopatia: le riflessioni, oggetto degli articoli pubblicati sul nostro sito (cicaptoscana.org) e che abbiamo ripreso in questa raccolta, sono scaturite dalla discussione tra i partecipanti del corso, riservato ai soci attivi del gruppo locale, “Abbiccì dell’Omeopatia” tenutosi a febbraio.
La disciplina omeopatica ancora non riesce a seguire in maniera rigorosa il metodo scientifico per validare i variegati presupposti teorici: metodo scientifico che è guidato dal principio “Probatio ei incumbit qui dicit, non qui negat” (la prova è a carico di chi afferma, non di chi nega).
– Dal 1 gennaio 2021 la Francia non rimborsa più i prodotti omeopatici. Il motivo? Nessun prodotto omeopatico ha fornito evidenze di efficacia clinica. Anche il Sistema Sanitario Inglese e quello Australiano si sono espressi contro la prescrizione dei prodotti omeopatici.
PRODOTTI OMEOPATICI: la Francia fa retromarcia.
– Uno dei principi su cui si basa l’omeopatia è la diluizione e la succussione/potenziamento dei suoi prodotti. Vediamo come nella storia omeopatica si sia evoluta questa modalità di produzione che, se da un lato “garantisce” (o dovrebbe garantire) l’efficacia dei ceppi omeopatici diluiti, dall’altro porta alla somministrazione di semplice acqua o zucchero puro.
Esercizi di logica omeopatica: alcool, acqua e cluster
– La deontologia medica moderna impone al medico di informare la persona malata con parole oneste e chiare. In questa ottica, autorevoli comitati etici, rilevano criticità etiche nel momento in cui vengono prescritti prodotti omeopatici.
Etica e omeopatia: informazione e fiducia nel rapporto medico – paziente.
– Le vigenti leggi consentono ai prodotti omeopatici di essere chiamati “medicinali omeopatici”. Le medesime leggi impongono però la dicitura “senza indicazioni approvate” in quanto, ad oggi, nessun prodotto omeopatico ha ottenuto l’autorizzazione all’immissione in commercio con indicazione terapeutica.
Prodotti omeopatici: sono medicinali! Sono medicinali?
– Parliamo di effetto placebo e nocebo. Tutto gira intorno al rapporto tra medico e paziente che, con le sue aspettative, può influenzare l’efficacia dei trattamenti. Le evidenze scientifiche affermano che prodotti omeopatici e placebo hanno la medesima efficacia.
Placebo, nocebo e relazione mente-corpo
– Entriamo nel metodo scientifico applicato alla verifica dell’efficacia dei farmaci, analizziamo il ruolo dei Comitati Etici, quali garanti della tutela dei pazienti in studio, e l’anomalia dei preparati omeopatici.
Sperimentazione clinica, tutela dei pazienti e prodotti omeopatici
– Il concetto base dell’omeopatia è il “simile cura simile” e il “proving” è il metodo per elicitare i sintomi dei ceppi omeopatici. Analizziamo i limiti concettuali, metodologici e l’assenza di meccanismi d’azione plausibili: aspetti che fanno dell’omeopatia una pseudoscienza.
Proving e simile cura simile