Virginio Rosa

Virginio Rosa

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Bicerin di scienza del 22 dicembre 2021

Laureato in chimica, alpinista, appassionato di fotografia e di botanica, scrisse articoli divulgativi con lo pseudonimo di Orsa Maggiore. Dopo diversi anni a Torino si trasferì in Sardegna, dove si innamorò dell’archeologia grazie a Antonio Taramelli, collaboratore di Ernesto Schiaparelli. 

Fu quest’ultimo a incaricarlo di dirigere gli scavi della MAI (Missione Archeologica Italiana): pur avendo poca esperienza nel campo, Schiaparelli considerava fondamentale la conoscenza della fotografia per documentare i reperti. Nel 1910 Rosa partì quindi per la sua unica spedizione archeologica nei siti di Gebelein e Assiut, dove contribuì al ritrovamento delle tombe di Iti, Neferu, Ini e degli Ignoti. Ammalatosi in Egitto, morì a 26 anni, poco dopo il suo ritorno in Italia. 

Curiosità: Alla morte del padre, nel 1886, la famiglia Rosa si era trasferita a Varallo Sesia. Qui la donna conobbe l’avvocato Secondo Pia, primo fotografo a immortalare la Sindone nel 1898, che poi sposò.

(Immagine elaborazione da Archivio Museo Egizio, B00227)