Jole Scurti Ceruti
Jole Scurti Ceruti
Bicerin di scienza del 17 febbraio 2021
Una delle scienziate piemontesi che vale la pena ricordare è senza dubbio Jole Scurti Ceruti, eccellente botanica. Laureatasi in scienze naturali nell’ateneo torinese, con una votazione di 100/100 e dignità di stampa, cominciò ben presto a frequentare l’Istituto e l’Orto botanico, dove approfondì gli studi sul mondo vegetale.
Il suo interesse naturalistico si concentrò ben presto sul regno dei funghi, cosa che le permise di avere la seconda cattedra accademica nel 1963 (la prima, in patologia vegetale, l’aveva ottenuta nel 1952). Importantissimi sono i suoi contributi scientifici: nella sua notevole carriera si occupò della coltivazione del fungo prataiolo, di fitopatologie delle piante e di micologia applicata alla medicina e alla veterinaria.
Curiosità: Jole fu per anni ricercatrice per la sede torinese dell’osservatorio del Ministero dell’Agricoltura, che tuttavia abbandonò negli anni ’70 per dedicarsi solamente alla didattica.