Giovanni Marro
Giovanni Marro
Bicerin di scienza del 21 luglio 2020
Da giovane fu influenzato dal padre, assistente di Lombroso e direttore del Manicomio di Torino. Psichiatra, va ricordato soprattutto per il suo lavoro di antropologo. Fondò il Museo di antropologia ed etnografia con la raccolta di scheletri di antichi egizi provenienti da scavi archeologici a cui lui stesso prese parte; diede una spinta decisiva allo sviluppo dell’antropologia fisica tramite l’Egittologia e gettò le basi della paleobiologia. Staccatosi dall’idea che quegli studi dovessero concentrarsi sul cranio, considerò l’intero scheletro come un laboratorio per lo studio dei processi di adattamento all’ambiente, su posizioni fra il lamarckismo e il darwinismo.
Curiosità: giunse ad esplorare le grandi incisioni rupestri della Val Camonica, grazie al lavoro di Senofonte Squinabol, il naturalista che da giovane a Cuneo fu al centro di un clamoroso scherzo a base di fantasmi, di cui si era occupato la rubrica del CICAP Piemonte “Il Giandujotto Scettico”.