MISTERI E LEGGENDE DI SANT’EUSTORGIO

Sant’Eustorgio è una chiesa estremamente bella e ha una pianta particolarissima e irregolare, che desta sin da subito la curiosità di chi la guarda. In realtà, oltre al suo aspetto, è resa ancora più eccezionale dalle storie che si narrano attorno ad essa. Le leggende la legano addirittura ai Re Magi stessi, ma non si è certi sul nome del fondatore.

Nella Chiesa, infatti, sarebbero state custodite le spoglie dei tre re, che la madre di Costantino aveva portato a Costantinopoli e che in seguito Eustorgio avrebbe trasferito a Milano.

Il trasporto non fu facile: il vescovo le avrebbe trasportate su un carro trainato da due vacche e una delle due sarebbe stata subito sbranata da un lupo, che però era riuscito ad ammansire. Giunto nei pressi di Porta Ticinese il carro diventò improvvisamente pesantissimo e il fatto venne letto come un segno divino che avrebbe indicato dove fondare la chiesa.

Iniziano i problemi…

Nel 1162, però, il Barbarossa rase al suolo Milano e l’arcivescovo di Colonia si prese le reliquie che i governatori della città tentarono per secoli di riavere. Finalmente nell’Epifania del 1904 il cardinal Ferroni riuscì nell’impresa e ricollocò in Sant’Eustorgio alcuni frammenti ossei delle spoglie dei Magi (due fibule, una tibia e una vertebra).

Le curiosità, come i problemi, non finiscono qui! Nella Cappella Portinari c’è un’opera di Giovanni di Balduccio dove è sepolto Pietro da Verona. Il pittore di Balduccio, però, aveva costruito l’arca troppo corta ed il corpo del Santo non riusciva ad entrarci. Visconti decise, quindi, di portarsi a casa la testa in un’urna separata. Dal giorno in cui essa entrò nella sua dimora, però, iniziò a soffrire di una fortissima emicrania, la quale cessò solo riportando l’urna accanto al corpo del Santo.

Da allora San Pietro Martire è rappresentato con una roncola conficcata in testa ed è protettore… delle emicranie!

Madonne cornute

Un’ulteriore aspetto particolare di Sant’Eustorgio è il ciclo di affreschi sul lunettone a destra della sua cappella che rappresenta una Madonna con Bambino, entrambi cornuti. A riguardo circolano due storie. Una narra che nella Chiesa fu evocato il demonio in una sfida tra Pietro, un eretico e un mago. Il diavolo richiamato sarebbe comparso sull’altare in modo decisamente diverso dal solito: era travestito da Vergine, ma con le corna, che aveva dimenticato di nascondere. Secondo un’altra versione si tratterebbe invece della reincarnazione di Guglielmina la Boema che avrebbe qui preso dimora dopo essere stata bruciata come strega.

Insomma, in questa importante chiesa, tra Re Magi e Diavoli, ne sarebbero capitate di tutti i colori!

FONTI E APPROFONDIMENTI:

Beltramini M. A., 101 Cose Da Fare A Milano Almeno Una Volta Nella Vita, Newton Compton, Roma, 2014.

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