L’agricoltura del XXI secolo

Racconti e resoconti - di Gloria Albonetti

È trascorsa circa una settimana dal convegno L’agricoltura del XXI secolo, organizzato dal CICAP Lombardia e UniStem, che si è rivelato un grande successo, per l’attualità dei temi trattati e per l’interesse senza tempo che l’uomo ha verso la terra, sua inesauribile fonte di vita (e di preoccupazioni).

Il tema centrale della giornata è stato l’importanza dell’innovazione e della ricerca scientifica in campo agricolo, specialmente in un mondo sempre più sovrappopolato e minacciato dall’emergenza climatica. La ricerca si rivela fondamentale per raggiungere l’obiettivo a cui tutti noi aspiriamo: la sostenibilità. Questo termine, spesso usato a sproposito, è stato efficacemente definito come la concorrenza tra finalità economiche, produttive, ambientali e il benessere. Spesso, soprattutto per quanto riguarda l’agricoltura, si guarda al passato con insensata nostalgia, pensando che il modo di coltivare dei nostri avi fosse migliore rispetto al nostro. È evidente quanto questa idea sia sbagliata: una volta si moriva di fame, oggi non più, grazie alla modernizzazione della produzione agricola, passata attraverso la sperimentazione e la famosa “rivoluzione verde”. Solo attraverso la ricerca, e non attraverso un errato ritorno al passato, è possibile migliorare la produzione.

Sono sempre meno le persone che lavorano nel settore agricolo o che vi si interessano: viviamo nelle città e studiamo altro. Siamo sempre più lontani da quel mondo e questa distanza ci porta spesso a credere ed affermare cose non del tutto corrette. La realtà che oggi si apre davanti ai nostri occhi ci porta però a doverci fare di nuovo i conti. Per questo è necessario conoscerlo e formarci una nostra opinione: da consumatori, cittadini, ma prima di tutto come esseri umani.

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