Ci sono belle persone, esperti in vari campi, da cui ho potuto imparare tantissimo.
Quali temi CICAP preferisci?
Le leggende metropolitane (collaboro anche con il CeRaVoLC, il Centro per la Raccolta delle Voci e Leggende Contemporanee), l’ufologia, la psicologia dell’insolito, le tematiche “fortiane”…
Com’è il gruppo Cuneo? Iniziative in corso?
È piccolo ma solido. Le attività locali non mancano, abbiamo dato il via a iniziative poi riprese su scala nazionale come la Razionale Alcoolica, abbiamo ospitato un’Assemblea nazionale, un campo estivo per ragazzi a tema CICAP, e abbiamo ancora molti progetti! Vorremmo rilanciare le visite guidate alle montagne “misteriose” del Piemonte, abbiamo diversi appuntamenti con la Razionale Alcoolica. Tra le attività tutte da costruire: un workshop sulla realizzazione di “bottiglie impossibili”…
Cosa ti piace del CICAP?
Che ci sono belle persone, esperti in vari campi, da cui ho potuto imparare tantissimo. Ma bello è anche trovarsi a fare attività molto diverse: dalla divulgazione all’indagine, dalla progettazione di un evento alle serate in compagnia… Insomma, annoiarsi è difficilissimo.
Come impieghi il tempo libero?
Ho un’insana passione per i giochi logico-matematici: sudoku, crucipixel, “stelle”… Mi piace risolverli e crearne di nuovi. E poi adoro andare a caccia di storie curiose sui giornali d’epoca, ma anche le lunghe passeggiate sui monti cuneesi.Cosa ti ha dato il CICAP finora?
Meno tempo libero… ma anche divertimento, cose imparate nuove scoperte, belle serate davanti a una birra a parlare di scienza, storie curiose da raccontare e perfino qualche competenza in più (dalla realizzazione di una locandina alla gestione di un account social). Fare cose nuove è sempre una sfida e un’occasione di crescita. Poterlo fare con amici è un privilegio.