STEFANO RUIA
STEFANO RUIACoordinatore Lazio
Formazione: Laurea in Ingegneria meccanica.
Professione: Principalmente di formazione didattica

Mi sembra fondamentale l’(in)formazione del pubblico (nelle scuole, ma non solo), in modo che non cada nelle numerose trappole delle pseudoscienze.

Come sei diventato un socio attivo?

Nonostante la lunga associazione al CICAP (da prima del 2000) non mi ero mai fatto coinvolgere. Poi al Convegno del 2015 ho saputo che nel Lazio c’erano molti simpatizzanti e pochi soci attivi. Così ho contattato Marta Annunziata e lei mi ha chiesto cosa potessi fare io… e ci sono cascato!

Quale attività CICAP preferisci?

Mi sembra fondamentale l’(in)formazione del pubblico (nelle scuole, ma non solo), in modo che non cada nelle numerose trappole delle pseudoscienze.

Come descriveresti il gruppo Lazio oggi?

Un gruppo di amici, accomunati da una grande voglia di fare qualcosa per riavvicinare il mondo alla razionalità. Encomiabili la coesione e la disponibilità: se serve un volontario… lo si trova sempre!

Qual è il bello del partecipare al vostro gruppo?

Farsi due risate… mentre si cerca di “salvare il mondo”!
A cosa state lavorando? Al corso “Indagatori di misteri”, al festival “I sabati della scienza… a misura di famiglia” e a molto altro.

Come impieghi il tempo libero?

Tempo libero… di cosa si tratta? Tra lavoro, famiglia e CICAP il “tempo libero” è solo quel poco che dedico al sonno.
Cosa hai imparato finora dalla tua esperienza come coordinatore? L’importanza di delegare, di permettere agli altri di decidere in prima persona e di avere pazienza se qualcuno fa qualcosa che reputi sbagliato. L’empatia del coordinatore secondo me è la chiave della coesione di un gruppo e un gruppo coeso arriva dove nessuno può arrivare da solo.

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